Nota del “1449”

 

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“Informazione avuta dal prete Vito di Bertipaglia”       

“Nota che nel villaggio di Camurà c'è una certa chiesa di S. Stefano di Camurà che un tempo fu monastero di monache, ora invece è chiesa campestre senza cura d'anime: ha come reddito annuo tre moggia di frumento e altri tre moggia da quartesi. Quella chiesa qualche volta fu vacante per dieci anni, talvolta per sette, tal’ altra volta per due o tre ed ora è priva di cappellano da sette mesi e la stessa comunità temporale di Camurà, costituita da sei case, si è sottratta dalla comunità  Bertipaglia, sebbene riceva i Sacramenti dalla Chiesa dal rettore di Bertipaglia, nondimeno usurpa tutti i redditi temporali quando è e sarà vacante. Gli uomini della suddetta villa dicono che quella chiesa ha cura d'anime, suppongo per il fatto che ha il fonte battesimale e gli altri segni delle chiese di cura d’anime, ha cioè il messale, il calice e i paramenti sacri”. 

I volume delle Visite Pastorali (AVP) a.C. 53 v.